Invalidità Civile

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Nessun legame fra vaccinazione ed autismo. La Cassazione dice no al risarcimento del danno.

Con la sentenza n.12542/2016 i Giudici di Piazza Cavour negano il risarcimento del danno ai sensi della L.n. 210/1992 tra l'insorgenza dell'autismo quale conseguenza della vaccinazione contro il morbillo, rosolia e parotite.
La Cassazione non ha ritenuto sussistente il nesso di causalità tra vaccinazione trivalente o mpr (morbillo, rosolia e parotite) e la comparsa dei disturbi dello spettro autistico nei confronti di un bambino sottopostosi alla somministrazione del vaccino mpr.
A stabilire l'esclusione del legame tra il vaccino e la manifestazione della patologia sono stati i periti d'ufficio dei precedenti gradi di giudizio.
Gli elaborati peritali, nella summenzionata pronuncia di legittimità, riportavano le seguenti tesi medico-scientifiche:
“l'autismo deriva da un'interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina, l'altra, tesi, invece, definisce l'autismo una patologia a carattere multifattoriale nella eziopa..

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Linee guida per l’invalidità dei bambini con il labbro leporino

L'INPS ha reso noto le linee guida per la valutazione ed accertamento delle invalidità relative ai bambini affetti da labiopalatoschisi o labbro leporino.
Tale malformazione incide nella vita del minore per molteplici aspetti: inizialmente nei primi mesi di vita si deve affrontare una disfunzione dell’alimentazione, in seguito la patologia può interessare l'estetica del bambino oltre ad intaccare la funzione fonatoria, occlusale ed uditiva.
“Le linee guida hanno lo scopo di raggiungere la necessaria omogeneità valutativa su tutto il territorio nazionale e di formulare giudizi incontrovertibili fondati sull’evidenza clinica”, in modo che non si incorra nella discrepanza giudicante per la superiore ed identica minorazione nei minori che ne sono affetti.
Le labiopalatoschisi (LPS) sono classificate in tre gruppi:
1) la schisi del palato isolata (invalidità del 33%);

2)​ la schisi del labbro (invalidità del 21%);
3) le labiopalatoschisi propriamente detta (invalidità del 46%).
I..

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Indennità di accompagnamento: accesso e concessione semplificata per soggetti ultrasessantacinquenni

L'Inps con il messaggio n. 1930/2018 ha semplificato le modalità di accesso e relativa concessione per i soggetti ultrasessantacinquenni che richiedono l'indennità di accompagnamento.

“Per tale categoria di beneficiari è stato possibile semplificare il procedimento di concessione, con la finalità di ridurre i tempi di erogazione del beneficio, attraverso l’anticipazione dell’invio delle informazioni che di norma sono trasmesse soltanto al termine della fase sanitaria.

Si precisa che tale semplificazione riguarda anche le domande di accertamento sanitario presentate da coloro che hanno perfezionato il requisito anagrafico prima del 1° gennaio 2018 secondo i requisiti previgenti (ad esempio, 65 anni e 7 mesi compiuti tra il 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017).
Si rammenta, a tale proposito, che a decorrere dal 1° gennaio 2018 il requisito anagrafico per l’accesso all’assegno sociale è pari a 66 anni e 7 mesi, per effetto dell’incremento di un anno, rispetto ai 65 originariam..